Rispetto e dialogo sono il fondamento di una società democratica e il confronto è sempre costruttivo. Esploriamo insieme i quartieri arcobaleno d’America, in cui si è liberi di essere ciò che si vuole.
Nel viaggio da sogno in California, fra spiagge, montagne e deserti, una tappa d’obbligo è Los Angeles e il suo quartiere più scintillante, Hollywood. La zona di West Hollywood, in particolare, è una città nella città: se pensate di averla già vista tutta, potreste sempre riscoprirla facendo un tour all’insegna del rock: entrare, ad esempio, nel Whisky a Go Go significa calpestare lo stesso pavimento dei The Doors, The Who, The Kinks, Led Zeppelin, AC/DC e Jimi Hendrix.
Un quartiere così alla moda e colorato ospita la comunità LGBTQ più florida degli USA, che comprende ben il 40% dei residenti. Non c’è da stupirsi se ogni anno al LA Pride Festival and Parade si riversano più di 400·000 persone nel solo mese di giugno.
L’altra manifestazione da non perdere è il One City One Pride, a fine maggio, che celebra le arti visive e dello spettacolo LGBTQ con eventi gratuiti per tutta la città. Ma vale la pena anche solo passeggiare sui famosi Sunset Boulevard e Sunset Strip, pieni di ristoranti, boutique e negozi vintage; la deviazione è d’obbligo per sorseggiare un cocktail in uno fra i più famosi gay-bar del mondo, il The Abbey.
Nato negli anni ’60, Castro , San Francisco, è uno dei primissimi quartieri LGBTQ degli States, luogo di ritrovo di molti giovani omosessuali soprattutto appartenenti alla controcultura hippie: una vera e propria ventata di libertà per tutta l’America. Proprio qui viene forgiata la bandiera arcobaleno, simbolo da allora in poi di uguaglianza e inclusività.
Le strade del quartiere, e in particolare Castro Street, la sfoggiano orgogliosamente ovunque, anche sulle strisce pedonali. I murales sono il vero pezzo forte: oltre a quello famoso dedicato all’attivista per i diritti LGBTQ Gilbert Baker sulla Main Street, la Rainbow Honor Walk commemora le figure di spicco del movimento.
Gayborhood Philadelphia ,Washington Square West non sarebbe potuta essere soprannominata in maniera più esplicita dai suoi abitanti: fusione di gay e neighborhood, è letteralmente il quartiere omossessuale. Sorta nel 2007, non c’è zona più LGBTQ-friendly di questa: le strade pullulano di bar, nightclub, negozi, spa, ristoranti e “teatri per adulti” (qui la lista e la descrizione dei locali più alla moda del quartiere).
Tra i locali speciali c’è Philly Aids Thrift at Giovanni’s Room, la più antica libreria LGBTQ della città, che solo l’anno scorso ha donato più di 3 milioni di dollari alla ricerca contro l’AIDS. Questo è un quartiere vivo e festoso: proprio qui si tiene ad ottobre uno dei più importanti eventi legati al Coming Out Day, l’OutFest Philadelphia e uno dei più grossi Gay Pride al mondo, con la famosa parata da Broad Street al Penn’s Landing.