La Giordania celebra il suo sesto sito Unesco: la città di Salt è stata infatti inserita nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità come ‘città della tolleranza e dell’ospitalità civile’.
Il Ministro del Turismo e delle Antichità, Nayef Al Fayez, ha sottolineato come la Giordania e il Comitato dell’Unesco
abbiano “inviato al mondo intero un messaggio importante: di pace, tolleranza e convivenza in linea con il discorso di
sua maestà il Re Abdullah alla Conferenza Internazionale tenutasi nel 2019 a Singapore. Durante la conferenza, sua
maestà aveva sottolineato che il mondo ha urgente bisogno di affrontare l’unica minaccia più importante del mondo:
l’attacco all’armonia interreligiosa, al rispetto e alla fiducia reciproci”. Il ministro ha evidenziato che la nomina di Salt
è stata presentata per la prima volta nel 1995, poi nel 2017 e infine nel 2021, e che ciò indica l’impegno della
Giordania a proteggere e sostenere i propri eccezionali valori globali per l’umanità.
Il direttore ad interim del Dipartimento delle Antichità Hisham Al Abadi ha commentato che l’inclusione di un nuovo
sito giordano nella Lista del Patrimonio Mondiale migliorerà la posizione della Giordania sulla mappa del turismo
mondiale, e ha aggiunto che il dipartimento sta cercando di candidare altri siti archeologici della Giordania al Comitato
per il Patrimonio dell’Umanità.
Salt è il primo centro urbano della Giordania a essere eletto come sito Unesco. Gli altri siti giordani sono i tre siti
archeologici di Petra, Amra e Umm Al Rassas, il deserto del Wadi Rum e il sito battesimale di Betania oltre il
Giordano.