Tra Arte, Storia e Cultura
Arrivo ed accoglienza all’aeroporto internazionale ‘’Zvartnots’’.
Trasferimento in albergo, sistemazione delle camere, pernottamento.
Prima colazione in albergo.
Si inizia la giornata con il giro panoramico di Yerevan che toccherà i luoghi di particolare rilievo della città: l’edificio maestoso del Teatro Nazionale di Opera e Balletto, la scalinata monumentale Cascade carica di fascino elegante ed arte moderna, la Piazza della Repubblica che è il cuore della capitale, la via amministrativa Baghramyan, le varie statue di personaggi illustri, ecc.
Si procede con la sosta panoramica presso l’ enorme statua di Madre Armenia e la visita al Matenadaran, museo di manoscritti antichi, incluso nel registro della memoria del mondo dell’ UNESCO con il nome ‘’Collezione di antichi manoscritti del Matendaran ‘’Mashtots’’ (Mashtots è il cognome del creatore dell’ alfabeto armeno
con cui è stato denominato il museo).
Dopo il pranzo in ristorante si visita il museo e il memoriale di Tsitsernakaberd, dedicato alle vittime del Genocidio degli Armeni perpetrato dai Giovani Turchi agli inizi del XX secolo.
Serata e cena libera. Pernottamento.
Dopo la prima colazione si parte ad esplorare Edjmiatsin, la capitale religiosa dell’Armenia con la cattedrale omonima che è la sede santissima del Catholikos (capo supremo della chiesa armena apostolica). Il nome della cattedrale è dovuta alla visione di San Gregorio l’Illuminatore in cui Gesù Cristo discese dal cielo e mostrò il
luogo dove dovrebbe essere costruita la prima chiesa cristiana (letteralmente ‘’Edjmiatsin’’ si traduce ‘’l’Unigenito è disceso’’).
Possibilità di assistere alla messa domenicale nella madre chiesa di Edjmiatsin. Si
effettueranno inoltre le visite alla splendida chiesa di Santa Hripsime risalente al VII secolo (dedicata ad una delle sante che furono martirizzate per la fede cristiana) ed ai ruderi della cattedrale di Zvartnots (VII secolo), sito dell’ UNESCO, affascinante per la sua architettura imponente e le incisioni a forma di foglie di vite, melograno, acanto, ecc.
Pranzo in locale tipico.
Ritorno a Yerevan.
Visita al Vernissaje, mercato all’ aperto delle pulci e dell’artigianato locale.
Rientro in albergo, cena libera e pernottamento.
Prima colazione in albergo e check-out.
Direzione della regione di Ararat adagiata ai piedi del monte biblico su quale si posò l’arca di Noè dopo il diluvio universale. Ammirando il bel paesaggio di vigneti e
campi coltivati, dominato dalla imponente mole dell’ Ararat, si giunge il monastero di Khor Virap (IV-XVII secoli). Khor Virap si traduce letteralmente ‘’pozzo profondo’’ indicando il luogo dove, secondo le fonti storiche, venne imprigionato per ben tredici anni San Gregorio l’Illuminatore a causa della sua proclamazione del Vangelo di Cristo. Dal promontorio dove sorge il monastero si gode una splendida veduta sul monte biblico Ararat, geograficamente in Turchia ma culturalmente e simbolicamente terra armena.
Si prosegue il viaggio spostandosi nella regione di Vayots Dzor.
La prossima tappa sarà il suggestivo monastero di Noravanq, appollaiato in una gola dove la natura circostante è incredibilmente coinvolgente, immersa in altopiani dai
colori rossicci e silenzio totale.
Pranzo in agriturismo con la degustazione di vino locale.
Superando il passo di Vardenyats, una stretta ed affascinante serpentina che attraversa la gola alta oltre i 2.400 m., si raggiunge il Caravanserraglio di Selim, costruzione in basalto nero risalente al XIV secolo che serviva da alloggio per le carovane che si spostavano dall’ Oriente verso l’Occidente e viceversa.
Nella prossima tappa avremo nel cimitero antico di Noratus con le sue circa ottocento steli rappresenta la più ricca distesa di khachqar, le famose croci armene incise su pietra. Lungo il percorso goderemo il blu cangiante del lago di Sevan, uno dei più grandi laghi d’alta quota nel mondo (1.900 m) con l’acqua dolce, caratterizzato per il pesce ‘’ishkhan’’ (‘’principe’’ letteralmente), una specie endemica della trota.
Arrivo a Dilijan, definita ‘’piccola Svizzera del Caucaso’’.
Sistemazione in albergo a Dilijan, cena e pernottamento.
Prima colazione, check-out.
Lasciando Dilijan si attraversano le strade circondate dalle betulle. Sono i piccoli
villaggi dei Molocani, popolazione di origine russa con un antico credo cristiano, stabilitasi quasi due secoli fa in Armenia.
Dopo altri chilometri di montagne e villaggi compare la città di Vanadzor, situata proprio all’imboccatura della gola del fiume Debed. A Vanadzor avremo un incontro con il maestro che crea i famosi ‘’khachqar’’ (croci incise su pietra) rappresentanti un importante simbolo identitario per tutta l’Armenia.
Nello studio polveroso vedremo come si anima la pietra nelle mani dell’ artista e diventa un vero merletto di tufo irripetibile.
Partenza per il nord dell’ Armenia, la regione di Lori, confinante con la Georgia.
Lungo il percorso ci fermeremo ad Alaverdi presso l’antico ponte di Sanahin (XII secolo) costruito sul fiume Debed sotto il patrocinio della regina Tamara. Superando la gola pittoresca del Debed arriveremo alla chiesa fortificata di Akhtala. I numerosi affreschi originali del medioevo rendono la chiesa particolarmente suggestiva ed affascinante. Un altro complesso importante in questa area nordica è il monastero di
Haghpat, patrimonio dell’Unesco e modello perfetto per apprezzare l’architettura armena religiosa. Entrare nel complesso monastico di Haghpat, immerso in uno scenario paesaggistico, significa toccare il centro spirituale e culturale più importante dell’Armenia medievale.
Sistemazione in albergo nel villaggio di Haghpat, cena e pernottamento.
Dopo la prima colazione si fa il check-out e si parte per la regione di Shirak (confinante con la Turchia), situata lungo il fiume Akhuryan, nella parte nord-occidentale dell’Armenia.
Si raggiunge la città di Gyumri (chiamata originariamente Kumayri, successivamente anche Alessandropoli sotto il dominio zarista e Leninakan sotto il dominio sovietico) le cui origini risalgono al 5000 a. C. Attualmente Gyumri si considera la seconda città della Repubblica d’Armenia dopo la capitale Yerevan. Una tappa interessante per fare la prima conoscenza con la città sarà il Museo Etnografico che già da sè sorge in uno degli edifici più belli di Gyumri.
Si prosegue con la visita al monastero di Marmashen (X-XI secolo), uno dei capolavori dell’architettura classica armena medievale, collocato nella gola del fiume Akhuryan, a 12 km di distanza da Gyumri. I colori delle pietre, le soluzioni architettoniche ed i ricchi ornamenti di stile raffinato, conferiscono al monastero un aspetto molto signorile.
Rientro a Gyumri, pranzo libero.
Nel pomeriggio si effettua una piacevole passeggiata nel centro storico della città che partirà dalla Piazza di Vardanants su cui si affacciano il Municipio, il cinema ‘’Hoktember’’ (letteralmente ‘’Ottobre’’), la chiesa di ‘’Yot Verq’’ (la chiesa di ‘’Sette
Piaghe’’) e quella di ‘’Surb Amenaprkich’’ (la chiesa di ‘’San Redentore’’).
Partenza per Yerevan.
Sistemazione in albergo, cena libera e pernottamento.
Dopo la prima colazione si dirige verso la regione di Kotayq.
Dopo una breve sosta panoramica presso l’Arco di Charents (nome del poeta armeno Yeghishe Charents) si ferma a visitare il tempio di Garni, eretto sull’orlo di un promontorio triangolare del villaggio omonimo. Rappresenta una struttura in stile ionico-romano, l’unico simbolo dell’Armenia precristiana e la residenza estiva degli antichi re armeni.
La prossima meraviglia sarà il monastero di Ghegardavanq (patrimonio dell’ umanità dell’ Unesco), ubicato in fondo alla profonda gola del fiume Azat, dotata di grande bellezza naturale. Il monastero, essendo in parte costruito e
in parte scavato nella roccia, è una gemma dell’architettura armena religiosa. Mentre il nome ‘’Gheghard’’ è dovuto alla famosa lancia che trafisse il costato di Gesù durante la crocifissione (‘’Gheghardavanq’’ tradotto ‘’monastero della lancia’’).
Pranzo dai contadini a Garni dove assisteremo alla cottura del pane tradizionale ‘’lavash’’ che viene preparato nel ‘’tonir’’, forno sottoterra con l’interno in terracotta. Assaggeremo anche il panino alla armena che viene semplicemente fatto con ‘’lavash’’, formaggio ed erbette (finocchio, prezzemolo, coriandolo, basilico viola ed altre).
La tappa successiva sarà nel canyon di Garni dove ammirerete le spettacolari formazioni di basalto a forma esagonale che sembrano quasi canne d’organo. Questa meraviglia della natura, chiamata ‘’Sinfonia delle pietre’’ è inclusa nell’ elenco di patrimoni naturali dell’ Unesco.
Rientro a Yerevan.
Visita al mercato coperto della città che brilla per colori, sapori e profumi ed alla Cattedrale di San Gregorio l’Illuminatore, inaugurata nel 2001 in occasione del 1700° anniversario del Cristianesimo in Armenia.
Trasferimento in aeroporto. Partenza per l’Italia.
Possibilità di organizzare un mini-concerto della musica sacra armena nel monastero di Gheghard (non incluso, con supplemento per l'intero gruppo).
Grazie all’atmosfera suggestiva e l’acustica perfetta della sala rupestre i canti sacri ci regaleranno delle emozioni commoventi.