Benvenuti in Orissa

11 Giorni

Scoprendo l’Orissa

All’arrivo a Delhi accoglienza in aeroporto e trasferimento in hotel.
Capitale dell'India e porta importante di ingresso nel paese, la Delhi contemporanea è una metropoli vivace, dove
l’architettura della parte vecchia contrasta con lo splendore formale della nuova in una perfetta miscela di antico e moderno. Muovendo tra snelli grattacieli e antichi monumenti, silenziosi retaggi di un passato opulento, la prima impressione di ogni visitatore che viaggi dall'aeroporto verso il centro è quella di una città giardino dai lunghi viali alberati che delimitano una serie di bellissimi parchi. Tempo a disposizione per il relax o per un primo approccio individuale con la città.

Day 2 :
DELHI

Prima colazione e visita dei principali luoghi di interesse della parte vecchia e nuova della città: il Raj Ghat, memoriale in
onore del Mahatma Gandhi nel luogo dove venne cremato, seguito da una passeggiata in macchina nei pressi del Forte
Rosso, l’imponente moschea Jama Masjid, la più vasta del paese, simbolo opulento dell’impero moghul, la tomba di Humayun, la prima tomba-giardino del subcontinente indiano, il Qutb Minar, splendida torre persiana dalle proporzioni perfette e dalla notevole altezza di 72 metri.
Un giro in macchina nei pressi di Rajpath, l’India Gate, la sede del Parlamento, la residenza presidenziale prima del rientro in hotel.

Dopo la prima colazione, trasferimento in aeroporto e partenza per Bhubaneshwar, capitale dell’Orissa e centro di intensi
pellegrinaggi grazie alle sue centinaia di templi in diverso stato di conservazione.
All’arrivo visita del museo tribale, il più grande dello Stato dell’Orissa, dov’è orgogliosamente esposta una ricchissima collezione di manufatti di grande valore storico ed etnologico. Verso mezzogiorno visita delle antiche grotte di Udayagiri e Khandagiri, le colline gemelle: rifugio dei monaci jainisti e buddhisti, sono scavate nelle colline, decorate con pregevoli sculture rupestri e offrono una bella vista panoramica.
Pare che i lavori abbiano avuto inizio sotto il primo sovrano noto dell’Orissa, il re Kharavela della dinastia Mahameghavana, che avrebbe contribuito a espandere l’impero Kalinga, investendo in grandi opere pubbliche come il sistema dei canali prima inesistente.

Visita di Bhubaneshwar, conosciuta come la “città dei templi”: tra i vari, visita del raffinato Rajarani, celebre per la sua architettura e gli intricati decori di storie mitologiche, fiori, animali e figure umane serrate in abbracci, seguito dal Parameshwara, uno dei più antichi della regione dell’Orissa, dal Muktesvara, una piccola gemma dalle ricche sculture raffiguranti elementi buddhisti, jain e hindu, dal Brahmeshwara e dal grande Lingaraj interamente scolpito e intagliato, il cui interno è interdetto ai non hindu ma che può essere ammirato dall’esterno dall’alto di una terrazza nei pressi.
Per concludere, sosta a uno dei rari templi tantrici situato nel villaggio di Hirapur prima della pagoda della pace a Dhauli e del trasferimento alla sacra città di Puri, splendore dell’Orissa.

Sistemazione e pernottamento in hotel all’arrivo.

Dopo la prima colazione escursione alla vicina Konark, dove troneggia il gigantesco tempio del dio Sole conosciuto anche come “La Pagoda nera”, impressionante capolavoro architettonico di stile Kalinga: stupefacenti le figure di elefanti, dei sette cavalli che simboleggiano i pianeti e delle ventiquattro enormi ruote che trainano il grande carro di Surya.
Più tardi visita dei villaggi di pescatori nei pressi del tempio e del villaggio di Raghurajpur, famoso per il bell’artigianato. In serata un giro in un risciò tradizionale sulla celebre Grand Road di Puri sino a giungere il maestoso tempio Jagganath, l’accesso al quale non è consentito a chi non professi la fede induista ma che si potrà osservare dall’alto del tetto dell’antica biblioteca. Il luogo è affollato da fedeli provenienti da tutta l’India che si possono incrociare in una passeggiata attorno ai vari ashram e nella vivace zona del bazaar.

Pernottamento a Puri.

Prima colazione e spostamento a Pusangia, territorio delle etnie kondh dai volti ricoperti di tatuaggi. La maggior parte delle
donne, in particolare, mostra con orgoglio immagini di tigri, uno dei disegni preferiti: pare che l’origine derivi dalla volontà di neutralizzare la magia nera che, secondo antiche credenze, avrebbe il potere di trasformare le donne nei feroci felini.

Sistemazione nel cottage situato a poca distanza dai villaggi dei Maliah Kondhs, noti in passato per i sacrifici umani: in realtà
esiste ancora la pratica di donare alla Madre Terra esseri viventi, ma limitata attualmente a polli o maiali.

Pernottamento al Pusangia Eco Cottages.

Dopo la prima colazione un’agevole passeggiata a piedi per la visita dei villaggi Kondh nel pieno della loro attività quotidiana.
I Kondh, appartenenti a una delle più antiche tribù discendenti dall’antico mondo pre-ariano, preservano ancora fedelmente la cultura e le loro tradizioni dedicandosi tuttora a complessi rituali e cerimonie: prevalentemente agricoltori stanziali, si occupano di coltivazioni di riso e di ortaggi, possiedono bufali da cui ricavano latte e formaggi e vivono sulle colline in case basse e a pianta allungata disposte attorno a una piazza dominata da un altare sacrificale con un capo villaggio e un consiglio degli anziani che dettano le regole della comunità.
Al termine delle visite spostamento a Rayagada con sosta agli insediamenti dei Desia Kondh lungo il percorso.
Paesaggisticamente l’intera zona è un intricato e affascinante labirinto di colline e vallate, di picchi e foreste, ma la maggiore attrattiva sono gli insediamenti tribali. Gli etnologi definiscono l’Orissa una sorta di enciclopedia antropologica vivente a causa della particolare concentrazione di minoranze etniche favorita dalla configurazione del territorio: ben 62 le etnie all’interno
dello stato, di culto animista, religione dai complessi rituali e tabù dove viene adorata la madre terra, il dio sole e un’infinità di numi tutelari e di spiriti, con un’economia basata essenzialmente sull’agricoltura e tuttora dedite al baratto.

Una buona colazione prima di dirigersi al colorato e vivace mercato settimanale di Chattikona frequentato dalle etnie
Dongriya, che hanno vissuto a lungo in isolamento, e Desia Kondhs, note come i popoli delle colline.
Da qui scendono ogni mercoledì per vendere i loro prodotti, in buona parte frutta, erbe e vegetali: gli incontri e gli scambi economici tra i clan avvengono quasi esclusivamente nei mercati settimanali dove convergono i gruppi tribali con le loro merci e i loro costumi tradizionali. Il giorno stabilito le tribù dell’Orissa scendono dalle colline uscendo dalle foreste più inaccessibili per scambiare i prodotti agricoli, il bestiame, l’artigianato, e acquistare oggetti e merci di prima necessità che non possono trovare nella foresta o per effettuare scambi, con denaro o secondo le antiche leggi del baratto, con altre tribù. Ognuna si reca presso il proprio mercato settimanale, che diventa quindi il fulcro della socialità dei componenti delle tribù che per il resto della settimana vivono isolati nei loro villaggi, e che assomiglia quasi a una animata sagra di paese tra contrattazioni, pasti consumati all’aperto, musica, bambini.

Proseguimento per Jeypore con sosta lungo il percorso ai villaggi dei Mali e Kuvi Kondh, tradizionalmente dediti all’orticoltura.

Pernottamento a Jeypore.

Prima colazione e spostamento al mercato settimanale di Onkudelli, a circa 75 km. di distanza, che si svolge il giovedi
soltanto ed è frequentato dai popoli Bonda, noti anche come “Pigmei dell’Orissa”, che vivono nel distretto di Malkangiri, parlano un dialetto chiamato remo e sono considerati i più primitivi e bellicosi dell’Orissa. Hanno mantenuto intatti costumi e tradizioni, come quelli delle donne che da sempre indossano spesse collane d’argento e monili di perline, vivono di caccia e raccolta dei prodotti spontanei della terra in luoghi pressochè inaccessibili e ogni giovedi scendono dalle colline al mercato per vendere birra, semi, frutti e vegetali che crescono nella foresta.

Visita degli interessanti villaggi dei Parojas, Kumbhars e Gadabas prima del rientro a Jeypore.

Prima colazione e visita del mercato tribale di Kunduli a 60 km. di distanza: frequentato dai Paroja, esperti agricoltori che vi si
recano per vendere i frutti della terra, si svolge ogni venerdi ed è considerato uno dei più vasti e importanti della parte meridionale dell’Orissa.
Più tardi trasferimento all’aeroporto di Vishakapatnam in tempo utile per il volo a destinazione Delhi.

Sistemazione in hotel all’arrivo.

Day 11 :
PARTENZA

Partenza da Delhi
Prima colazione e trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia.

Puoi inviare la tua richiesta tramite il modulo sottostante.

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